26 Mar 22

L’ora della Terra, un’ora a luci spente

Sabato 26 marzo torna Earth Hour, l’Ora della Terra, l’iniziativa internazionale del WWF, arrivata alla sua quattordicesima edizione, che invita le persone a mobilitarsi per un futuro più sicuro, giusto e sostenibile. Anche quest’anno, alle 20.30 locali, in tutti i Paesi del mondo si spegneranno le luci: un gesto simbolico per chiamare all’azione nei confronti dell’emergenza climatica e della perdita di natura, che oggi, nel difficile momento storico in cui viviamo, acquista ancora maggior forza.

Quello appena passato è stato un anno allarmante per il clima: gli eventi estremi e le anomalie si sono moltiplicate, giungendo a nuovi record come quello registrato in Canada in estate, con quasi 50°C in alcune località della British Columbia o i 38°C raggiunti in Siberia. La crisi climatica è adesso e sta causando impatti diffusi e sempre più forti, ricordano gli attivisti.

Le prime due parti del Rapporto dell’IPCC, Intergovernmental Panel on Climate Change, punto di riferimento scientifico per il monitoraggio degli effetti del cambiamento climatico nel mondo, confermano l’allarme rosso per il clima nonché l’urgenza di abbattere rapidamente le emissioni di gas serra per evitare sconvolgimenti peggiori. Le analisi dell’IPCC confermano che se le temperature medie dovessero salire di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, metà della popolazione mondiale potrebbe essere esposta a condizioni climatiche pericolose, dovute all’aumento vertiginoso di caldo e umidità, mentre il 14% di tutte le specie terrestri affronterebbe un rischio molto elevato di estinzione. La finestra per le nostre azioni di mitigazione e adattamento alla crisi si sta rapidamente stringendo, questo è il decennio cruciale per agire. 

Nel 2021 sono stati ben 192 i Paesi che nel mondo hanno spento le luci per L’Ora della Terra. Per l’edizione 2022 l’iniziativa ha già ricevuto l’adesione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile e i patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Camera dei Deputati e del Comune di Roma. Anche per questa edizione di Earth Hour, Il WWF ha ricevuto la medaglia che il capo dello Stato ha voluto destinare, quale suo premio di rappresentanza, all’evento internazionale. 

Numerosi e sempre più coinvolti saranno i testimonial e gli influencer che parteciperanno attivamente all’evento di spegnimento. Rinnovano la loro adesione a Earth Hour anche le atlete e gli atleti della nazionale italiana di rugby, ora impegnati nel Sei Nazioni. A Roma, nell’intervallo dell’incontro Italia-Scozia all’Olimpico, il video che le squadre hanno registrato per mandare il loro messaggio per le persone, il clima e la natura.

L’Abruzzo, come ogni anno, farà sentire forte la sua partecipazione. Ad oggi sono già una trentina i Comuni coinvolti e altri si stanno aggiungendo in queste ore. Si spegneranno le luci di piazze, strade e monumenti in tutti i quattro capoluoghi di Provincia, L’Aquila, Teramo, Chieti e Pescara, e poi a Vasto, Fossacesia, Lanciano, Ortona, Casoli, Spoltore, Rocca di Mezzo, Anversa degli Abruzzi, Guardiagrele, Palena, Colonnella, Atri, Corropoli, Mosciano, Pineto, Sant’Omero, Torricella Sicura, Giulianova, Alba Adriatica, Penna Sant’Andrea, Torano Nuovo. 

Ognuno di noi potrà aderire all’evento spegnendo le luci per un’ora dalle 20.30 di sabato 26 marzo e partecipando all’iniziativa social Climate Wall: un’immagine che sarà composta con i selfie di tutti coloro che, in tempo reale, vorranno metterci letteralmente la faccia e far sentire la propria voce per un futuro di benessere per le persone e per il pianeta. Scaricando la app Climate Wall su IOS e Android ognuno potrà inviare il proprio selfie ed entrare a far parte della community di persone che chiedono un cambiamento reale.  Su wwf.it/earthhour2022 potrai rivedere il selfie ed entrare a far parte della grande immagine del WWF.

Earth Hour è un appello dalla Terra per la Terra, una chiamata all’azione perché ognuno, spegnendo la luce per un’ora, si unisca agli altri in una voce comune. Solo uniti ce la potremo fare.