Il prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, ha adottato oggi un’interdittiva antimafia nei confronti di un’impresa edile operante nel settore della ricostruzione post terremoto, pubblica/privata, ed originaria della Puglia.
Il provvedimento è giunto al termine di un intenso lavoro istruttorio frutto di una proficua sinergia tra la Prefettura, le Forze dell’ordine territoriali e la Direzione investigativa antimafia e si inquadra anche nell’ottica della legalità nella ripresa delle attività connesse ai lavori nei cantieri, informa una nota istituzionale.
Sul tema delle misure preventive di contrasto ai tentativi di penetrazione criminale nel processo di ricostruzione, continuano peraltro le riunioni del gruppo di lavoro tematico Lavori Pubblici e infrastrutture, coordinate dal vice prefetto D’Amico.
Incontri tematici strutturati all’interno del Tavolo per il sostegno sociale e il rilancio dell’economia legale, organismo di dialogo e confronto tra istituzioni, categorie produttive, parti sociali e rappresentanti del sistema finanziario e creditizio, fortemente voluto dal prefetto Torraco.
A undici anni dal sisma le interdizioni antimafia sono state cinquantuno. Un dato decisamente basso rispetto alle centinaia di aziende impegnate nel più grande cantiere d’Europa e nel cratere, che testimonia la regolarità degli operatori e l’incisività dei controlli attuati da Prefettura e Forze dell’ordine ai quali va il ringraziamento della municipalità e della comunità aquilana per il grande lavoro che svolgono quotidianamente, commenta il sindaco Pierluigi Biondi. È un ulteriore segnale, inoltre, di come sia possibile coniugare semplificazione delle norme nei processi di ricostruzione, invocata a più riprese al cospetto del Governo attuale e di quelli alternatisi negli ultimi anni, e legalità, la cui filiera è garantita da un efficace sistema di vigilanza.