07 Ago 19

Depuratore Scoppito, altri avvisi tecnici

Avvisi di garanzia tecnici, sulla base della perizia a seguito del sopralluogo sul depuratore di Scoppito sequestrato nel marzo scorso, sono stati recapitati ad Americo Di Benedetto, ex presidente della Gran Sasso Acqua spa e attuale consigliere regionale e comunale, l’ingegner Alessandra Marono, responsabile del servizio depurativo della GSA, Mario Di Gregorio, funzionario comunale che era stato trasferito momentaneamente alla partecipata nei mesi scorsi, oltre a dirigenti e funzionari regionali responsabili dei servizi idrici integrati, come Sandrina Masciola, Domenico Longhi, Giancarlo Misantoni e Sabrina Di Giuseppe.
Bisognerà accertare in modo definitivo, se c’è stato inquinamento e di quale entità. Tra gli accertamenti da fare anche se dalla costruzione dell’impianto siano state fatte opere di ampliamento delle fogne, come riportato stamattina dal quotidiano Il Centro.
Le indagini condotte dai Carabinieri Forestali avevano evidenziato in prossimità dello scarico il deterioramento e la compromissione, a monte e a valle del torrente, delle matrici ambientali nella zona.
Ed erano quindi finiti sotto inchiesta il sindaco di Scoppito Marco Giusti, l’attuale presidente della Gran Sasso Acqua Fabrizio Ajraldi, l’ex direttore tecnico della partecipata, Aurelio Melaragni, oltre ad Alfonso Corneli, legale rappresentante della società cooperativa Studio 85, e Stefano Pacitti, successore di Melaragni e responsabile del servizio idrico.
Il pm incaricato Fabio Picuti aveva disposto l’esibizione di tutta la documentazione in originale concernente le autorizzazioni dell’impianto di depurazione, detenuta nell Comune di Scoppito e gli altri uffici indicati.
Numerose le segnalazioni di cittadini e coltivatori del luogo per un presunto inquinamento del torrente, dagli accertamenti è venuto fuori che gli impianti sottoposti a verifica non fossero idonei agli scarichi nelle acque ed in atmosfera già da diversi mesi. In particolare, secondo il quotidiano, è stato accertato un grave malfunzionamento a causa della mancata manutenzione dell’impianto.