Artribune magazine propone una copertina completamente bianca per coinvolgere la community e riempirla di spunti e idee. Una piccola occasione d’interazione e scambio, spiega Massimiliano Tonelli sul periodico. Entrare in connessione in un momento particolare, durante il quale il susseguirsi di allarmi globali fa riflettere sull’impossibilità oggettiva di sintetizzare gli accadimenti in una cover capace davvero di raccontare le circostanze. E allora proviamoci insieme. Proviamo, invece di imporre la nostra visione, a vedere quali sono le chiavi di lettura dei lettori, di coloro che trovano per caso in giro questo giornale, dei vostri figli.
Ma come si può realizzare la propria personalissima cover?
Intanto la sfida di far dialogare a livello editoriale le dinamiche cartacee con quelle digitali. Innescare un discorso tra carta e social e viceversa. Dunque come funziona? Semplicissimo: se vi va, senza forzature, provate a farla voi la copertina di questo Artribune magazine della primavera del 2022, il numero più importante da anni, corposo e pieno zeppo di contenuti e pubblicità, perché coincide con una Biennale di Venezia che mancava dal 2019.
Scarabocchi, disegni, scritte, messaggi, collage, colori.
Fatela voi e condividetela sui vostri profili social con l’hashtag #ArtribuneCartaBianca, la rilanceremo per far circolare il più possibile idee, spunti, trovate e prospettive.
Se volete dunque, avete carta bianca.
Poi, conservatela.