04 Mar 21

Appello per piazza Regina Margherita

Un appello di Archeoclub d’Italia, sede L’Aquila, all’amministrazione comunale e per conoscenza alle Sovrintendenze interessate, riguardo la profonda trasformazione di piazza Regina Margherita la quale, così come si intuisce dai rendering pubblici, ne uscirebbe pesantemente trasformata, si legge in una nota. E una petizione pubblica, con un appello, perché l’intervento tenga conto di alcuni aspetti fondamentali e consolidati nella natura complessiva di Piazza Regina Margherita.

La nostra città si contraddistingue per la presenza di diversi spazi verdi, si legge ancora, tra i quali gli storici orti urbani che si sono conservati nel tessuto storico cittadino e le piazze/giardino che ci sono state donate in eredità da interventi ottocenteschi e novecenteschi, dall’Unità d’Italia alla prima metà del XX secolo. Oggi, una nuova coscienza e una nuova sensibilità stanno riportando all’attenzione l’importanza di questi spazi di respiro e più in generale l’urbanistica contemporanea è sempre più attenta alla conservazione e all’aumento di superfici destinate a verde pubblico.

Abbiamo appreso dell’idea di un catasto degli alberi, che speriamo possa giovare a una manutenzione ordinaria del verde pubblico e a un suo ripristino lì dove rimosso nel corso degli anni.

Per tali ragioni, in questo momento vorremmo porre l’attenzione sullo spazio urbano di piazza Regina Margherita che sarà oggetto a breve di un importante intervento che ne consentirà l’attraversamento dal Corso verso la fontana del Nettuno. Tuttavia, abbiamo a cuore che tale intervento possa essere compatibile con la conservazione dell’aspetto complessivo della piazza così come è percepita storicamente da noi cittadini.

L’appello che rivolgiamo riguarda alcuni elementi della piazza che nulla andrebbero a intaccare del progetto di riqualificazione; pensiamo anzi che potrebbero addirittura arricchirlo e sono la fontanella storica; i due alberi mancanti sul lato di via dei Sali e il prato.

Pertanto chiediamo che si possa recuperare e ricollocare nella rinnovata piazza la pregevole fontanella storica che oggi si trova di fronte al Nettuno, abbiamo peraltro appreso che il Comune ha accolto l’appello meritorio del gruppo aquilano di azione civica Jemo ’nnanzi per un restauro di tutte le fontanelle storiche della città.

Chiediamo che sul lato di via dei Sali possano essere ri-piantumati i due alberi mancanti: tali alberi sono stati abbattuti più di dieci anni fa, e non sono stati ripiantati subito poiché la zona è stata interessata dai cantieri della ricostruzione post sisma 2009, ma riteniamo che i tempi siano maturi per poter ri-piantumare i due alberi: essi infatti completavano un filare simmetrico a quello dei tre alberi che si trovano dal lato opposto rispetto a via dei Sali. Questi due filari – di tre alberi ciascuno – avevano l’evidente funzione di inquadrare la fontana monumentale del Nettuno, guidando lo sguardo dei passanti.

Chiediamo, infine, che si possa conservare la maggior parte dell’area a prato già esistente, fatta eccezione ovviamente per il corridoio centrale previsto per l’apertura tra il Corso e la fontana del Nettuno. Oltre ai motivi storici e ambientali accennati, infatti, si può osservare anche che il verde del prato, insieme agli alberi,  valorizza ulteriormente la facciata monumentale, per contrasto di colori tra il prato e le pietre che la compongono.

Confidiamo nella possibilità che si possa conciliare la nuova fruibilità della piazza con il suo assetto storico e ambientale complessivo, consolidato nel tempo.