16 Set 22

Alluvione Marche, l’allerta mancato

Si conferma che al momento sulla base dei dati forniti, in ordine alle operazioni di soccorso, le persone decedute sono 9 delle quali, 2, in via di identificazione, 4, i dispersi che potrebbero rientrare fra i soggetti in via di identificazione, così la nota ufficiale della Prefettura di Ancona sul nubifragio catastrofico che ha colpito il territorio la notte scorsa.

Sono circa 150 gli sfollati che, allo stato dei dati, non possono rientrare nelle proprie abitazioni; la maggior parte di queste persone si trova nel Comune di Senigallia, ma il numero è in crescita. Al riguardo sono stati predisposti dalle Forze di Polizia servizi dedicati di prevenzione e controllo sugli immobili evacuati.

Altre situazioni di possibile evacuazione sono attualmente all’esame.
È stato dichiarato lo stato di emergenza con possibilità di impegnare le spese di somma urgenza.
La situazione è costantemente seguita con sopralluoghi sui territori interessati dalle avversità atmosferiche.
Le priorità al momento sono ancora la ricerca dei dispersi, la prevenzione di ulteriore fase valutativa del pericolo per le persone e l’aiuto ai più fragili, sottolinea l’Ufficio del Governo.
I Comuni monitorano costantemente il territorio per segnalare criticità gravi o per cui è necessario intervenire.
L’ASUR, Azienda Sanitaria Unica Regionale, ha fornito un quadro delle iniziative intraprese, tra cui la messa in sicurezza dei farmaci nei casi di interruzione della corrente.
La viabilità è monitorata dall’ANAS e, comunque, al momento, non sono segnalati gravi disagi alla percorribilità delle strade statali e delle arterie viarie provinciali.
Sono impegnate 200 unità dei Vigili del Fuoco, 100 dei Carabinieri, 50 Polizia di Stato e 30 della Guardia di Finanza.
I Vigili del Fuoco hanno allestito 3 posti di comando avanzato nei Comuni di Barbara, Senigallia e Ostra della Provincia di Ancona.

Pierluigi Biondi

Ci stringiamo alla comunità marchigiana per la tragedia che questa notte ha provocato morte e distruzione. Siamo vicini ai parenti delle vittime, a quanti in queste ore hanno perso ogni punto di riferimento, ai soccorritori che stanno lavorando senza sosta per recuperare i dispersi e arginare i danni del disastro, alle istituzioni tutte, in particolare al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, cui mi lega un rapporto di amicizia e stima personale di lunga data. Momenti terribili che noi aquilani abbiamo vissuto sulla nostra pelle nei giorni drammatici del sisma, giorni confortati dagli aiuti e dal sostegno giunti da tutto il mondo. L’Aquila non farà mancare tutto il suo sostegno e la sua solidarietà alle famiglie marchigiane. Ho pertanto annunciato al presidente Acquaroli la disponibilità degli alloggi del Progetto Case nei confronti dei cittadini che hanno perso la loro abitazione a causa dell’alluvione che ha colpito le Marche, così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. 

Realizzati nel 2009 per gli sfollati del sisma, oggi gli appartamenti del Progetto Case sono a disposizione, non solo dei nuclei familiari che ne hanno ancora bisogno, ma anche di famiglie afgane e ucraine fuggite dalla guerra, di categorie sociali fragili, degli allievi della Scuola di formazione nazionale dei Vigili del Fuoco e del Centro nazionale del Servizio Civile universale.

Intanto la storia sembra ripetersi all’infinito, secondo i sindaci marchigiani infatti, nel bollettino diramato giovedì alle ore 13 dalla Protezione civile, non è stata segnalata nessuna allerta che facesse pensare a un’alluvione grave come quella della scorsa notte. Per la giornata di domani è prevista un’allerta gialla per rischio idrogeologico ed idraulico. Si raccomanda l’adozione di comportamenti esternamente prudenti, chiude così, oggi, la Prefettura di Ancona.