Di questa storia dei 13milioni e 200mila euro del 4%, destinati alla valorizzazione culturale e turistica dell’Aquila e del cratere, nessuno sa niente. Il soggetto attuatore è il Comune dell’Aquila, decide i beneficiari e perché. Le linee guida le ha tracciate Antonio Massena. Secondo loro i 3milioni del 2016 sono già andati. 1milione e 600mila euro da garantire alle Istituzioni culturali per attività già svolte, manca però la norma transitoria che consente tale velocità. E 900mila e 500mila euro rispettivamente al secondo e terzo asse, il primo per L’Aquila per eventi e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, il secondo al cratere, per progetti ed eventi. Purché si faccia rete per veicolare un’identità della città territorio, cosa talmente remota da raggiungere che rimarrà solo sulla carta. Di fatto L’Aquila andrà a rendicontazione. Con un avviso pubblicato per 15 giorni appena e scaduto ieri, rimborseranno cose tipo la Perdonanza, Officina ricostruzione, Tipici dei Parchi e Festival della Partecipazione, sono gli esempi che hanno fatto perché già sapevano che si sarebbero svolti. E’ stato deciso in una riunione segreta di giugno, ma si sarebbero fatti con quali fondi, se non fossero caduti dal cielo questi 900mila euro? Chi li ha rassicurati del fatto che avrebbero avuto le risorse? Sarà finanziato anche il Festival del Jazz, che pure aveva avuto la garanzia di fondi Mibact fino al 2017. Il cratere non è riuscito a fare nulla, mi ha spiegato il Sindaco di Castel del Monte Luciano Mucciante, coordinatore degli altri borghi, non ne hanno avuto il tempo. E’ questa una città dove non parla nessuno perché in molti, troppi, preferiscono muoversi col cappello in mano, piuttosto che ribellarsi quando la misura è colma. Da Roma, Stefania Pezzopane non lascia nulla al caso, Betty Leone, assessora alla cultura del Comune, non si sa che pesce sia ed Antonio Massena, direttore tecnico, ha determinato i criteri e farà i controlli. Sono certa che 13milioni e 200mila euro, non cambieranno di una virgola il livello culturale di questa comunità.
Ripresa culturale per i soliti pochi
