La Guardia di Finanza ha posto i sigilli allo stabilimento dell’Accord Phoenix, ma c’è da credere che a breve il sito riaprirà. A seguito di rilievi aerei da parte degli inquirenti, è stato appurato che i rifiuti, probabilmente tutti scarti elettronici, sono abbandonati all’esterno senza le cautele che la legge obbliga. Dall’impermeabilizzazione del capannone alle autorizzazioni necessarie che la Regione Abruzzo ancora non concede. L’azienda che dovrebbe smaltire e riciclare rifiuti e scarti elettronici s’è insediata sul territorio con sostegni finanziari pubblici, parliamo di 10milioni e 700mila euro, a fronte di una compagine societaria tutta da interpretare e potenzialità industriali poco concrete, ma pare non abbia altri problemi al momento. Un capitale iniziale di poche migliaia di euro, diventato poi di 7milioni senza chiarire la provenienza e solo nove unità produttive assunte a fronte delle 129 promesse in due anni, da riassorbire dall’ex polo elettronico. Son stati invece ingaggiati diversi consulenti. Chi sa cosa farà ora Invitalia, la partecipata di Stato che ha concesso facilmente milioni di euro pubblici ad una compagine sociale tutta da decifrare. Il presidente del consiglio d’amministrazione Ravi Shankar, il componente del cda Francesco Baldarelli ed il responsabile della linea produttiva Hansen Jorgen Lundo, sarebbero tutti indagati, ma la risolveranno. Quello che non si risolve è invece l’andazzo piuttosto gelatinoso della ripresa nel post sisma. Come l’Aeroporto di Preturo, per cui i 600mila euro di start up di fondi pubblici girati alla XPress srl che ancora non apre lo scalo, ancora non determinano la decadenza della convenzione mentre finora solo la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo a proposito. C’è poi il filone dei rifiuti speciali interrati in quel sedime e il processo si farà, ma nulla di più. Lo Stato non controlla il sostegno per uno start up fantasma e lascia correre ed avalla il finanziamento di milioni di euro pubblici, torniamo ad Accord Phoenix, senza voler sapere come sono spesi i suoi soldi e se almeno la gente lavora.