600 jazzisti all’Aquila il 6 settembre prossimo, per cento concerti in dodici ore nel centro storico, dalle 12 alla mezzanotte per sostenere la ricostruzione della città. Il percorso musicale toccherà la basilica di San Bernardino, la chiesa di San Giuseppe Artigiano, il chiostro di San Domenico, i portici di Via San Bernardino, piazza dei Gesuiti, via Castello, largo Tunisia, l’interno e l’esterno del nuovo Auditorium, piazza Chiarino, Borgo Rivera, la fortezza spagnola, la Fontana delle 99 Cannelle e molti altri scorci, per chiudere a piazza Duomo con il concerto serale a partire dalle 20. I primi ad aderire all’appello del ministro Franceschini, del sindaco Cialente e del trombettista Paolo Fresu, direttore artistico, sono stati Enrico Rava, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Antonello Salis, Gianni Coscia, Gianluigi Trovesi, Maria Pia De Vito, Gianluca Petrella, Roberto Gatto, Rosario Giuliani, Rita Marcotulli, Stefano Battaglia, Paolo Damiani, Javier Girotto, Pietro Tonolo, Tiziana Ghiglioni, Ada Montellanico e Gino Paoli, si sono poi aggiunti centinaia di altri musicisti provenienti da tutto il Paese. Il coordinamento del progetto è realizzato dall’Associazione I-Jazz, che raccoglie i principali festival e progetti di jazz italiani, unitamente all’Associazione Musicisti Italiani di Jazz, Midj, e alla Casa del Jazz di Roma. Rai Radio1, Rai Radio2, Rai Radio3, Rai Cultura e Rai5, seguiranno l’evento con servizi, approfondimenti ed interviste, su Rai5, è previsto uno speciale il 26 settembre. L’iniziativa è finanziata dal Comune dell’Aquila e dal Mibact, con il contributo di Puglia Sound, sponsor la Siae, con Trenitalia e Busitalia, Gruppo Fs italiane e partner Corsica Ferries e Dismamusica. Il più grande evento jazzistico mai organizzato nel nostro Paese, ha dichiarato Fresu non solo per sensibilizzare sui tempi della ricostruzione ma anche per contribuire alla cicatrizzazione del tessuto sociale e architettonico della città oltre che rappresentare la vitale e creativa realtà del jazz italiano.