Barack Obama ha annunciato la svolta per ridurre i gas serra. Lo ha fatto con un annuncio su facebook chiedendo agli Stati di presentare dei piani entro il 2016, per essere definitivi nel 2018 e gli interessa poco se già l’opposizione rimarca l’aumento delle bollette, paventa la chiusura delle centrali elettriche a carbone, ed anticipa i cospicui investimenti da fare nelle fonti rinnovabili. E’ ora che l’America è il mondo agiscano contro i cambiamenti climatici, dice nel lancio del video e si aspetta che il mondo gli creda. Mentre la politica si organizza per la prossima corsa alla Casa Bianca, ed è certo, cavalcherà il tema nel bene e nel male. Intanto l’inquinamento corre con le catastrofi naturali, anche da noi a Firenze, l’altro giorno, la scarica di fulmini mai vista non anticipa per il futuro nulla di buono. I grandi della terra continuano tranquillamente a farci propaganda, l’ultimo G7 in Germania s’è chiuso a giugno con l’impegno di non superare di due gradi il riscaldamento globale, perché il tempo stringe, rimandando alla conferenza di Parigi a fine anno la firma di un accordo globale. Non è passato neanche un anno dall’impegno Usa Cina, per ridurre i gas serra entro il 2030 Pechino, e del 25 28% entro il 2025 Washington. Un accordo storico per i media che raccontavano l’evento a novembre, siglato da Barack Obama e dal presidente cinese Xi Jinping, responsabili entrambi, del 45% del riscaldamento globale. Un’intesa che sarebbe stato il frutto di incontri e strategie lunghe quanto una gestazione per raggiungere il clou, con l’impegno a stimolare un nuovo accordo mondiale sul clima entro il 2015. Ci siamo, manca poco a dicembre. Nel 2009 i grandi dissero che avrebbero fornito 100 miliardi di dollari l’anno, entro il 2020, come impegno per il clima, da allora hanno raggiunto poco più di 10miliardi di dollari. Più di questo non riescono a fare ed è in questa cornice, che inquadrerei il video di Obama lanciato su fb sul rinnovato impegno sui gas serra per la nostra economia, sicurezza e salute, ha detto.