Su mandato della commissione di Garanzia e Controllo il presidente Giustino Masciocco ha inviato alla Procura della Corte dei Conti gli atti della seduta del 19 maggio scorso su Gestione, manutenzione, riscossione utenze e canoni relativi al Progetto Case e map analisi e considerazioni sulla relazione consegnata dal Settore bilancio e rendicontazione.
Durante lo svolgimento del dibattito, scrive Masciocco nella lettera, è emersa con chiarezza la difficoltà del Comune nell’emettere le bollette relative ai consumi e la quasi inconsistente attività di recupero di quanto dovuto dai cittadini che hanno beneficiato dell’assegnazione dell’alloggio post sisma. Al 31 dicembre 2019 i residui attivi riguardanti consumi, affitti e compartecipazione delle spese, ammontavano a oltre 15milioni di euro. A tal riguardo non è difficile constatare, prosegue, che il perdurare di tale situazione potrebbe portare, inevitabilmente, a un possibile danno erariale.
Quindi, prosegue il presidente, condividendo pienamente la relazione del procuratore regionale Antonio Giuseppone, illustrata in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2020 lo scorso 21 febbraio al’Aquila, che tra le altre priorità sottolineava “ …voglio rimarcare che l’obbligo di denuncia alla Procura regionale deve essere considerato dalle amministrazioni, anziché un fastidioso adempimento, uno strumento di garanzia e tutela per le stesse, che segnalano i fatti all’unico soggetto abilitato a perseguire d’ufficio ipotesi di responsabilità amministrativo-contabile per danno erariale dinanzi al giudice competente…” la Commissione di garanzia e controllo ha inteso deliberare l’inoltro ai vostri uffici dei documenti che rimettiamo in allegato, e cioè il verbale della seduta, la ripresa video e la relazione del settore Bilancio, per l’uso che codesta Procura ne vorrà fare conclude Masciocco, restando a disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Un debito di 15milioni di euro nei confronti del Comune dell’Aquila, su un dovuto, dal 2010, di quasi 46milioni di euro, tra consumi, compartecipazione e canoni di locazione.
La somma più corposa che manca nelle casse dell’amministrazione riguarda i consumi ed è di oltre 7milioni e mezzo di euro registrati dal 2010, quando il compendio è passato nella proprietà dell’ente locale; per la locazione, il debito degli assegnatari è di 4milioni 701mila 863,68 euro, ma il canone vige dal 2015, ed infine per la compartecipazione, anch’essa dal 2015, di oltre 2milioni e mezzo di euro. Il Servizio riscossione canoni e utenze Progetto case e map è stato istituito dal febbraio del 2018, mentre i recuperi sono stati avviati solo per il 2010/2013 per il resto risultano solo solleciti.
Ad oggi, su 4.449 alloggi del Progetto case, 2.941 sono affittati, 600 sono liberi, 244 in manutenzione e 664 sgomberati quindi da abbattere. Sui 1.181 map, solo quattro sono inagibili e sgomberati, 73 sono liberi e 194 in manutenzione.
Nel gennaio del 2018 all’interno del Settore Bilancio e razionalizzazione è stato istituito il Servizio Valorizzazione del Patrimonio, tra l’altro, dovrà valorizzare la quota parte dell’80% del patrimonio che si rende disponibile così come stabilito con delibera di Giunta 99/2018. Al servizio è stato demandato il compito di assegnare alloggi anche alle associazioni senza scopo di lucro che ne avessero fatto richiesta. Non si capisce se anche tali associazioni siano debitrici. Sulla spinosa questione, è stato chiesto anche un Consiglio comunale specifico.