L’ennesimo stupro nei confronti delle donne. Nella notte di Halloween a Carsoli, in Abruzzo, una ragazza di 23 anni è stata aggredita e violentata da un branco di giovani in un locale della zona commerciale. E’ ora di gridare tutti insieme: BASTA!
Così, la parlamentare dem Stefania Pezzopane in una nota.
Basta a questi atti di violenza barbara perpetrata nei confronti delle donne.
Mentre gli inquirenti sono al lavoro non si può che manifestare tutto il nostro dolore ed il rifiuto di questi inaccettabili comportamenti criminali. Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà alla giovane vittima, dobbiamo insistere affinché siano applicate le leggi e ci sia certezza della pena. Anche le ultime norme sul codice rosso e sul femminicidio vanno applicate con fermezza.
Occorre un profondo cambiamento culturale che deve riguardare la scuola e le famiglie italiane.
Non è la prima vicenda accaduta in discoteca, ricordo l’episodio gravissimo di Pizzoli qualche anno fa. Anche in questi spazi frequentati da giovani bisogna promuovere valori e non odio. Per ribadire tutta la nostra condanna verso questa incultura violenta è maschilista, il Pd si ritroverà lunedì 3 novembre a Nereto, in provincia di Teramo, dove si è registrato ad ottobre un altro drammatico episodio di femminicidio. Sarà con noi la senatrice Valeria Valente.
Femminicidio Nereto, ancora odio
L’ennesimo femminicidio perpetrato contro una giovane mamma di Nereto, in provincia di Teramo, costringe tutte e tutti a due amare riflessioni: l’esigenza di un’applicazione intransigente delle nuove leggi di contrasto all’assassinio delle donne da parte degli uomini, a cominciare dal cosiddetto ‘codice rosso’, ma soprattutto l’urgenza di avviare una grande e impegnativa battaglia culturale affinché nel nostro Paese vengano recise per sempre le piante generatrici dell’odio e della violenza, scrive in una nota l’onorevole Stefania Pezzopane.
Va sconfitto in ogni luogo quel presunto ‘diritto di proprietà’ che alcuni uomini sentono di avere su mogli e fidanzate, frutto di una perversa distorsione del concetto di coppia e della convivenza. Siamo oggi vicini alla famiglia di Mihaela, soprattutto alla piccola figlia di sei anni, e all’intera comunità di Nereto, ancora sotto shock per l’efferato delitto compiuto da un uomo possessivo e geloso.
Occorre coinvolgere tutte le istituzioni, a cominciare dal ministero dell’Istruzione, per giungere a uno scatto culturale, a partire dalle aule scolastiche, che sappia dire basta a questa infinita scia di sangue innocente, conclude.