Tutta ‘na caciara, per avere al concertone del 12 ottobre del Festival degli Incontri due gatti.
Gino Paoli e Fabrizio Bosso. Gli unici ad aver confermato la loro presenza al 9 settembre 2019.
Da confermare ancora, e lo mette nero su bianco la direzione artistica di Silvia Barbagallo, restano Roberto Vecchioni, Max Gazzé, Nina Zilli, Simona Molinari, Carl Brave, JAx, Irene Grandi, Francesco De Gregori e Rosario Giuliani.
Un concertone da fare in piazza Duomo, senza aver ancora prenotato il luogo.
Voglio tornare sul Festival degli Incontri.
Quattro fogli di carta consegnati il 9 settembre scorso, c/o sede Isa, per mettere nero su bianco che tra i luoghi, da prenotare, c’è anche il Ridotto del Teatro comunale.
Inagibile per le istituzioni Fus del territorio, agibilissimo per la presidente del Teatro stabile d’Abruzzo, Annalisa De Simone, che ha convinto il mondo intero che il 10 ottobre avrebbero inaugurato una kermesse da 700mila euro se non fosse stato per la gravissima censura subìta.
E la caciara s’è ingigantita. Il gruppo Negramaro è sfumato in uno stiamo definendo un incontro di racconti e immagini che vede la presenza di Caterina Caselli, Jovanotti, Mauro Pagani e Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro.
E al 9 settembre, è ancora uno stiamo definendo con pezzi da 90 come Jovanotti.
I luoghi tutt’altro che certi vanno dall’Auditorium oppure San Silvestro per Nanni Moretti; dalla Basilica di Collemaggio oppure Ridotto inagibile per Marco Damilano e Fabrizio Gifuni; dal MUNDA oppure Aula Magna dell’Università per Zerocalcare ed ancora Paolo Giordano+Stefano Mancuso?, perché pure Mancuso è in forse, forse, nella sala ipogea del Consiglio regionale.
Di Saviano a Collemaggio non lo sa nessuno, neanche il custode, l’incontro è immaginato senza alcuna garanzia preventiva di protezione o sicurezza. Peraltro.
Simone Cristicchi, direttore artistico del Teatro stabile d’Abruzzo, non sa ancora di essere stato invitato per una cosa con Ascanio Celestini al Ridotto del Teatro comunale.
E intanto facciamo i vaghi e cavalchiamo i mostri della censura convincendo perfino la Curia che Gesù è morto di freddo, ma chi ci crede? Come si fa a non allegare una riga di budget e di compensi proprio al soggetto attuatore, l’Isa, che si è fatto garante dell’evento con alcune anticipazioni?
Non ho capito infine cosa significhi Produzione Festival degli Incontri. Cioè una cosa pagata dallo Stato diventa entità indipendente e quindi produce? Non si capisce, ma produrrebbe Ascanio Celestini e Simone Cristicchi, Neri Marcorè e Lucia Mascino.
Buttata ‘n caciara, in attesa di 700mila euro da contare sull’unghia, per un Festival che non c’è. Non c’è dubbio.