Due euro per sms, all’indomani del sisma del Centro Italia, 34milioni e mezzo di euro raccolti ma dopo tre anni restano solo i progetti e non sempre condivisi.
Burocrazia e lungaggini i soliti colpevoli, secondo le informazioni raccolte da Il Messaggero.
Una gestione in capo al Dipartimento della Protezione civile nazionale che con decreto del capo dipartimento ha istituito il Comitato dei Garanti per l’utilizzo di fondi raccolti in tre diverse campagne di sensibilizzazione, avviate tra l’agosto 2016 ed il febbraio del 2017.
Gli oltre 34milioni e mezzo di euro sono stati poi ripartiti tra Marche, Umbria, Lazio ed Abruzzo, sulla base delle indicazioni fornite dai coordinamenti regionali, d’intesa, almeno sulla carta, con i territori.
Il Comitato dei Garanti ha finanziato 94 progetti, che poi nelle rispettive Regioni sono diventati 150 in tutto, perché confluiti in altri piccoli progetti, ma solo otto sono ultimati. E 4milioni di euro impiegati. Il resto fa la muffa.
Alcuni progetti come la grotta sudatoria di Acquasanta Terme, nella provincia di Ascoli Piceno, hanno fatto peraltro discutere considerato che quei fondi dovevano servire alla rinascita dei territori. L’allora sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, fece notare che dei quasi cento progetti neanche uno avrebbe raggiunto la cittadina simbolo del sisma.
83 progetti solo nelle Marche, tradotti poi in 107 interventi più piccoli, solo 8 ultimati, tra questi una nuova palestra a Tolentino, un centro polivalente, una biblioteca in una scuola ed altri ancora, tutti in piccoli centri. Sempre nelle Marche è prevista la realizzazione di nuove elisuperfici, per l’uso esclusivo di elicotteri, ma comunque solo otto interventi sono ultimati.
Per la grotta sudatoria non c’è ancora il progetto.
In Umbria sono previsti 14 centri di comunità, il restauro di alcune opere d’arte salvate e reti informatiche scolastiche, ma solo su 3 centri c’è il progetto definitivo.
Nel Lazio è finanziata la ricostruzione di alcune scuole, ma anche la scelta di realizzarne una nuova a Collevecchio, fuori dal cratere sismico, ha nuovamente fatto discutere.
In Abruzzo avremo due centri di comunità, per Montereale e Capitignano, e sarà adeguato il liceo scientifico aeronautico di Corropoli, a Teramo.
Etimos, raccolse per L’Aquila 5milioni di euro dagli sms degli italiani che donarono per aiutare la nostra comunità a rinascere, senza spiegare, nessuno lo fece, che quei sfondi avrebbero costituito un fondo di garanzia per prestare soldi ai terremotati.
A dieci anni dal terremoto, quel fondo di garanzia a disposizione delle banche ancora non torna ai cittadini, credo peraltro che quel microcredito spalmato, anche sulle famiglie, sia stato restituito al centesimo. Cercheremo di capire che fine ha fatto.