Fondazione Carispaq, Comune dell’Aquila, Ance L’Aquila e Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città dell’Aquila e i Comuni del cratere, hanno presentato oggi il progetto di riqualificazione e restauro del Torrione dell’Aquila. I lavori saranno finanziati dalla Fondazione Carispaq con uno stanziamento di 170mila euro, mentre l’Ance L’Aquila si è occupata della progettazione e curerà anche la direzione lavori e la sicurezza.
L’intervento è stato illustrato dal presidente Marco Fanfani, dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e dal presidente dell’Ance L’Aquila Adolfo Cicchetti. Gli aspetti progettuali sono stati approfonditi dall’architetto e responsabile scientifico del progetto Fabio Andreassi insieme con l’ architetto Antonio Di Stefano e dall’archeologa Deneb Cesana entrambi della Soprintendenza ABAP.
Anche questo è un intervento importante per la Fondazione Carispaq, ha dichiarato il presidente Fanfani, che abbiamo immaginato da tanto tempo e che diventa complementare a quello di riqualificazione di Parco del Castello che si sta concludendo. Esso, inoltre si inscrive nel più ampio programma di azioni che la Fondazioni ha inteso sostenere in questi dieci anni per restituire alcuni tasselli identitari del patrimonio storico e artistico danneggiato dal sisma.
Presenti all’incontro il segretario generale della Fondazione Carispaq David Iagnemma, il vicesindaco e assessore alla ricostruzione dei beni pubblici Raffaele Daniele insieme al dirigente del settore Pierluigi Carugno e al rup dell’intervento Annalisa Moriante del Comune dell’Aquila.
Il progetto è stato redatto dall’architetto Federica Rovo per conto dell’Ance con la consulenza scientifica di Fabio Andreassi e quella archeologica del prof. Fabio Redi.
Si tratta di un intervento che restituirà uno dei simboli della città, uno dei manufatti meno conosciuti dal punto di vista storico ed archeologico eppure ben presente nell’immaginario collettivo, tanto da dare il suo nome ad un intero quartiere nell’immediata periferia dell’Aquila, rileva una nota stampa. Il Torrione, sarà oggetto di un accurato restauro che prevede la ricostituzione dell’aspetto attuale con finalità conservative ed un alto grado di sicurezza. Nello specifico si tratterà di disinfestare e pulire le superfici rimuovendo le stuccature particolarmente degradate che saranno reintegrate, come pure parziali reintegri sono previsti anche per le parti lapidee mancanti. Naturalmente saranno risarcite tutte le lesioni provocate dal terremoto del 2009 e sarà riqualificata tutta l’area intorno al manufatto ripristinando il piano di calpestio con una protezione e illuminazione adeguate all’importanza del monumento e alla sua valorizzazione. L’intervento prevede anche uno scavo archeologico come indagine diagnostica preliminare al restauro che servirà a dare certezze sulla natura del Torrione.
Sono due, infatti, le ipotesi sulla sua origine: tomba di epoca romana risalente al I secolo a.C., oppure testimonianza del medievale acquedotto della città dell’Aquila realizzato tra il 1304 e il 1308. La tesi più accredita è quella che il Torrione fosse stato realizzato quale tomba del periodo imperiale romano, lungo un importante asse viario e sia stato poi riutilizzato per la struttura idraulica del XIV secolo.
Siamo lieti, ha aggiunto Adolfo Cicchetti, come associazione costruttori impegnata nella ricostruzione di poter dare il nostro apporto per il recupero di un simbolo identitario della città, in un quartiere dove, peraltro, insiste da anni anche la nostra sede. Dopo il restauro delle nicchie della scalinata di San Bernardino, la rotonda di piazza D’Armi ed altri contributi in altri ambiti di rivitalizzazione del territorio e delle sue attività sportive e culturali siamo riusciti a mettere a frutto una virtuosa sinergia con la Fondazione Carispaq con cui da tempo collaboriamo per la nostra comunità.
Questo progetto, ha detto Biondi, si inserisce in un più ampio disegno di recupero e valorizzazione dei luoghi identitari della nostra dalla città ed è frutto di una importante collaborazione inter istituzionale. Il mio ringraziamento va a quanti hanno fornito il proprio contributo, ognuno per la propria competenza, affinché si potesse raggiungere un risultato atteso da anni dalla nostra comunità. Mi riferisco alla Fondazione Carispaq e al presidente Marco Fanfani, sensibili alle sollecitazioni giunte dal sottoscritto e dai cittadini che li ha portati a sostenere in maniera generosa la ristrutturazione del Torrione e dell’area circostante, Ance e Soprintendenza che hanno messo a disposizione le migliori professionalità per la realizzazione di una validissima proposta progettuale e i funzionari del Comune che l’hanno approvata in tempi rapidi.
Ringraziamo Fondazione Carispaq, Comune e Ance per questo contributo importante alla nostra città, hanno concluso i due funzionari della Soprintendenza che hanno la responsabilità scientifica dello scavo archeologico e dell’alta sorveglianza sul restauro. Questo intervento rappresenta la possibilità di studiare e valorizzare un monumento simbolico dell’Aquila a partire dalle indagini archeologiche che consentiranno di conoscere il contesto stratigrafico antico ancora conservato nel sottosuolo. L’attento lavoro di restauro del monumento nella sua interezza, inoltre, riporterà alla luce la particolari caratteristiche storico architettoniche del Torrione.