Analizzare l’impatto sociale ed economico della cultura sullo sviluppo locale, condividendo esperienze ed individuando strategie d’intervento comuni.
Questo l’obiettivo della tavola rotonda che si è tenuta a Parigi in occasione della riunione del Comitato direttivo del programma Leed, Local Economic and Employment Development dell’Ocse.
Presente per l’Italia il sottosegretario ai Beni culturali, Gianluca Vacca, che ha illustrato le misure messe in campo dal nostro Paese e ha ribadito l’importanza attribuita dal Mibac e dal governo agli investimenti in cultura e al sostegno delle imprese culturali e creative, con attenzione particolare ai territori più fragili.
L’Italia coopera attivamente nei tavoli internazionali per promuovere lo sviluppo sociale dei territori attraverso la cultura e la creatività. La riunione di Parigi è servita proprio per iniziare a tracciare un percorso e per capire come l’Ocse può aiutare gli Stati a fornire spunti, dati e analisi che aiutino a progettare al meglio le politiche culturali, ha spiegato Vacca ad AgCult.
Il sottosegretario ai beni culturali ha sottolineato il grande impatto che cultura e creatività hanno sull’economia e sull’occupazione, per il contributo che danno all’innovazione e al diffondersi di nuove competenze, per il ruolo sociale ed educativo che svolgono, per le molteplici ricadute positive che hanno in generale sulla qualità della vita.
Particolare attenzione è stata posta su come la cultura possa essere applicata anche in una zona come quella dell’Aquila, affiancando alla ricostruzione territoriale anche quella sociale. Abbiamo iniziato a parlare di alcuni progetti, in particolare un laboratorio all’Aquila dove sarà realizzata una due giorni di studi, con la partecipazione dell’Ocse, proprio sul tema della ricostruzione sociale e culturale di un territorio come quello aquilano. L’Ocse parteciperà attivamente, fornendoci dati, idee e portando casi internazionali.
Nel corso dell’incontro il sottosegretario ha ribadito come la digitalizzazione per il Governo sia importante, ho posto il tema dell’innovazione e della digitalizzazione in campo culturale, un tema su cui bisogna riflettere e su cui l’Ocse può offrire spunti interessanti. Abbiamo poi evidenziato quanto sta facendo l’Italia per esempio con il programma Pon cultura e sviluppo, c’è stato insomma un primo momento di condivisione, ed è importante che l’Ocse riconosca alla cultura un ruolo fondamentale proprio per lo sviluppo locale.
L’Ocse, ha concluso Vacca, ha mostrato la massima disponibilità a collaborare con l’Italia su questo tema, l’idea è di elaborare dossier e informazioni utili per aprire un focus su cultura e sviluppo sociale ed economico.
L’incontro di Parigi fa seguito alla prima conferenza Ocse sulla cultura e lo sviluppo locale tenutasi a Venezia il 6-7 dicembre 2018, organizzata in collaborazione con l’Unesco e la Direzione generale Istruzione, gioventù, sport e cultura della Commissione europea, richiamando 350 responsabili politici e operatori internazionali della cultura e dello sviluppo locale provenienti da 55 Paesi.
In quell’occasione l’Ocse, insieme al Consiglio internazionale dei musei, ICOM, riporta AgCult, ha pubblicato una guida per le città e i musei sulla cultura e lo sviluppo locale.
La guida fornisce un quadro di valutazione per i governi nazionali, comunali e regionali, la comunità museale, le fondazioni private e altri soggetti interessati per valutare l’impatto sociale ed economico della cultura sullo sviluppo locale e fornisce buone pratiche sulla creazione di collegamenti tra il patrimonio culturale e l’economia locale.