Ancora un caso di sciacallaggio nella ricostruzione post sisma, sono infatti indagati per corruzione l’amministratrice di condominio Claudia Colacchi, e Vinci ed Incontro, dell’impresa CAI, per aver versato, il primo, una tangente alla Colacchi di 2mila euro, sequestrati ieri mattina dai finanzieri del comando provinciale, per vedersi assegnati i lavori con un accordo sottobanco per complessivi 20mila euro, cioè il 2% dei lavori, come riporta il gip, Romano Gargarella. “Se tu dici io sto all’Aquila grazie a Claudia Colacchi, ma tu a Claudia Colacchi un riconoscimento glielo vuoi dare?”, si legge nelle intercettazioni con Vinci, a cui racconta anche quanto gli avrebbe detto un condomino “tu sei una cogliona perché sei una cogliona…gli amministratori di condominio si stanno arriccando con questa cosa solo tu si na deficiente perché tu quando dai i lavori devi chiede la tua percentuale sopra…perché si fa”, mentre il Vinci risponde “l’unico che ti ha detto ti do il due per cento sono stato io”. Da quel momento, eravamo nel gennaio del 2013, tutta una serie di pressioni via sms della Colacchi per prendere i suoi soldi. “Gli accordi vanno rispettati” “…non puoi continuare a prendermi in giro con i contentini perché sono passati più di due anni…” il 21 giugno 2013 così scrive a Vinci: “non sopporto più di passare da pezzente quando evidentemente sono stata costretta ed appaltarvi il lavoro. Questa è l’onesta. Massimo oggi va a finire male”. Il lunedì successivo s’incontreranno, ma la donna non è soddisfatta “Sono 3 nn 3.5” e Vinci risponde “….Si 3 tu hai detto 4.5, forse pensavi a quello ma sono 3”. “….Ma che cazzo vuoi, – racconterà poi Vinci alla sua segretaria – ti posso dare….tremila euro, ieri che stava crepata di soldi e stavano protestando, cioè sul due per cento (2%) che gli devo…..cioé ti devo….ventimila euro, ce n’ho dato qualche tredici quattordici, cioè che cazzo vuoi ancora”. Storie brutte di presunta corruzione contro le quali lo Stato cerca di reagire, configurando l’amministratore di condominio come un soggetto pubblico che risponde penalmente delle proprie azioni, e questo sequestro di certo proverà a raddrizzare la storia di questa brutta ricostruzione. Incontro e Vinci sono indagati anche per la chiesa di Santa Maria Paganica. Passaggi che dovrebbero almeno far pensare.