Vale per me l’impegno assunto tre anni fa, quando al momento della riforma dell’organizzazione del Ministero dei Beni culturali definii un errore gravissimo la localizzazione a Chieti della sede regionale della Soprintendenza unica per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ribadisce in una nota il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci in riferimento al dibattito in corso sulla dislocazione delle Soprintendenze in Abruzzo. Mentre a fine anno è prevista la scadenza della Soprintendenza per il cratere collocata all’Aquila.
Pietrucci ricorda che nel gennaio 2016 questa soluzione, due sedi di Soprintendenze in Abruzzo con quella aquilana per definizione provvisoria incontrò la mia opposizione, e mi impegnai a lavorare perché nella nostra città, terminata l’emergenza, tornasse la Soprintendenza unica, competente per tutta la Regione. Fui criticato da Sara Marcozzi. Oggi vedo che quel fronte d’opposizione assume consistenza, con le prese di posizione del sindaco dell’Aquila e dell’Ordine degli architetti.
Credo che le contestuali ricorrenze nel 2019 del decennale del sisma e della scadenza della Sovrintendenza del cratere debbano offrire l’opportunità di una riorganizzazione, che preveda la presenza all’Aquila della Sovrintendenza unica competente per tutta la Regione.
Non basta traccheggiare, come fa il sottosegretario dei Cinque Stelle Vacca.
Occorre un atto politico chiaro, che riconosca la centralità amministrativa e nel comparto culturale del capoluogo di Regione e allo stesso tempo ne riconosca i meriti sulla strada della rinascita.
Il Governo dimostri di avere a cuore L’Aquila, con le azioni e le scelte, perché di propaganda non possiamo certo vivere.
La candidata al Consiglio regionale Patrizia Masciovecchio aggiunge di ritenere L’Aquila l’unica naturale sede della Soprintendenza unica competente per tutta la Regione, sia per entità del patrimonio che per la particolare fase storica, in cui la ricostruzione impone prossimità ai beni da tutelare.